Il posto ideale per riposare la mente e l’anima, respirando una natura vergine e una storia millenaria. La casa, spaziosa, arieggiata e molto luminosa, con un bel cortile interno lastricato e un ampio giardino, è stata restaurata con cura sapiente e rispetto per l’anima del luogo, mantenendo inalterato il calore ospitale e il senso di pace dell’antico ovile, un’atmosfera bucolica, quasi mistica, fatta di elegante semplicità francescana, di silenzio e di sospensione del tempo.
Qui possiamo immaginare le pecore che, come nelle stampe Alinari della Roma sparita, brucano tra i mosaici e i muretti bassi di opus reticulatum, che cercano l’erbetta sulle gradinate consumate della cavea. È facile, perché questa bella casa rustica fino al secolo scorso era un ovile, dove i pastori riparavano le loro greggi. Un grande ricovero non lontano dal villaggio, per gli uomini e gli animali che scendevano dalla montagna dopo l’estate. Qui, tra i belati delle mamme e dei piccoli, si lavorava il latte e si facevano i formaggi; pastori e pecore riposavano insieme, al riparo dai pericoli e dal freddo dell’inverno.